23 Gennaio 2017
Ristorazione collettiva: un business da 6 miliardi con un occhio a salute e nuove tendenze

Più di cinque milioni di italiani ogni giorno ricorrono a mense e ristorazione collettiva: in gran parte si tratta di lavoratori che consumano il loro pranzo in azienda; non bisogna, comunque, dimenticare altri ambiti di particolare importanza come scuole, ospedali e case di cura. Bambini e anziani, sani e malati, lavoratori e studenti giornalmente si rivolgono a un settore strategico che deve rispondere alla complessa sfida al bivio tra qualità e sostenibilità economica: il tutto in un contesto dove le scelte alimentari sono sempre più complesse e variegate.

 

Tra appalti pubblici e settore privato, il settore della ristorazione collettiva registra numeri da capogiro: si stima un volume di affari annuo pari a circa 6 miliardi di euro, in cui sono i privati a fare la parte del leone fatturando quasi 4 miliardi. Dati che confermano l’ottimo stato di salute di un business che ha saputo innovarsi e reinventarsi per restare sempre al passo con i tempi, con un occhio di riguardo al necessario equilibrio tra tradizioni alimentari e nuove esigenze dei clienti.

 

A interrogarsi sul futuro della ristorazione collettiva, la Coldiretti del Veneto, che ha organizzato un convegno dal titolo “Tipico e straordinario in mensa” che ha avuto luogo a Mestre lo scorso 17 gennaio.  Un momento di confronto nato alla luce dell’incremento di allergie e intolleranze alimentari, delle nuove variabili sociali (pensiamo, ad esempio, alle prescrizioni di carattere religioso), nonché alla necessità di far fronte alla crescente richiesta di piena libertà di scelta alimentare.

 

Intolleranti al lattosio e celiaci, vegetariani e vegani, ma anche semplicemente chi vuole stare attento alla linea o è affezionato alle tradizioni alimentari nostrane, tutti i giorni si rivolgono agli addetti della ristorazione collettiva per avere menù gustosi e adatti alle loro specifiche esigenze.

 

Non solo il classico piatto di pasta o la noiosa insalatina: chi non può godere degli indubbi comfort di un pasto casalingo oggi ha tutto un universo di scelte appetitose e salutari a disposizione, attraverso pasti da consumare in ambienti sempre più allegri e all’insegna della convivialità.

 

Per tutti questi motivi, il comparto della ristorazione collettiva rappresenta un vero fiore all’occhiello nell’economia del nostro Paese, proprio per la sua capacità di innovarsi in profondità, non solo compiendo ingenti investimenti di tipo economico, ma puntando anche sulla qualità delle materie prime, sull’indubbia professionalità dei suoi addetti e su un’esperienza nel settore ormai consolidata.