18 Aprile 2017
Mangiando s’impara… a conoscere il mondo: piatti internazionali nelle mense scolastiche del lecchese

Le mense scolastiche non servono solo a nutrire, ma anche a educare i giovanissimi alla corretta alimentazione, facendogli scoprire piatti e menu molto diversi da quelli della loro zona d’origine. È questo il senso della meritoria iniziativa portata avanti nelle scuole del lecchese, nello specifico a Varderio. I piccoli alunni delle scuola primaria Collodi e della scuola dell’infanzia Aquilone, infatti, nelle scorse settimane hanno potuto conoscere e assaggiare gustose pietanze ben al di là dell’ottima, ma sicuramente già esperita, cucina tradizionale lombarda. Via libera, quindi, a piatti dal sapore decisamente più esotico come il cous cous, la paella e il riso alla cantonese.

 

A dare la buona notizia è Il Giornale di Merate, che riporta le dichiarazioni dell’assessore all’Istruzione, Maria Letizia Boz: “La scuola deve far conoscere culture diverse e altri modi di mangiare. Così invitiamo gli alunni ad assaggiare, a provare un boccone e poi un altro e in tanti, alla fine, seppur prima scettici, si ritrovano a pulire il piatto“.

 

Così, grazie al progetto portato avanti a Varderio, i più giovani hanno avuto modo di apprezzare cucine etniche come quella cinese, gustando il pollo al limone, e addirittura quella africana, con la dolcezza della torta al cocco. Alle scuole elementari, invece, questo giro del mondo gastronomico è partito dalla nostra Sicilia, attraverso il celebre timballo di anelletti al forno tipico di Palermo. Un delizioso apripista per un vero e proprio tour all’insegna dei sapori che ha fatto tappa dapprima in Europa, proponendo ai bimbi baguette e strudel, fino ad uscire dal Vecchio Continente grazie a un menu tutto a stelle e strisce. Hamburger e patatine, certo, ma sempre all’insegna della salute: carne di prima scelta e niente frittura; senza dimenticare, per un fine pasto all’insegna della dolcezza, gli immancabili cookies.

 

Un bell’esperimento per affrontare con intelligenza il problema dei bambini che tendono a rifiutare cibi che non conoscono, finendo col rifugiarsi in una routine alimentare non sempre adeguata alle loro esigenze nutrizionali, che rischia alla lunga di annoiare, favorendo, così, l’insorgere di cattive abitudini. In ogni caso, se conoscere cosa c’è di buono nel mondo è fa bene, è giusto non dimenticare l’importanza dei prodotti locali: in questo senso, a Varderio, tutti i venerdì il pane servito ai bambini è a chilometro zero, prodotto direttamente con le farine provenienti dal vicino Parco di Rio Vallone.