6 Aprile 2017
Una pausa caffè sempre più sostenibile grazie alla svolta green dei distributori automatici

Distributori automatici di caffè, snack e bevande sempre più attenti al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Infatti, secondo un’indagine di Confida, l’Associazione italiana distribuzione automatica, il 70,9% dei suoi associati è molto sensibile al delicato tema della sostenibilità, considerandolo un tassello strategico per il futuro. Un’attenzione che si è già trasformata in diverse applicazioni concrete: dall’impiego di luci al LED, ai sistemi di save energy fino a soluzioni innovative che prevedono il riutilizzo dei fondi di caffè come fonte ecologica di energia. Il tutto, senza trascurare un’offerta sempre più imponente di prodotti biologici, a chilometro zero e specificatamente pensati per chi è affetto da diverse forme di intolleranza alimentare.

 

In questo senso, l’82,6% degli associati Confida dichiara di aver già introdotto nei suoi distributori alimenti privi di glutine e lattosio, il 74,4% offre vivande provenienti da agricoltura biologica e freschi (come lo yogurt), il 62,8% opta per prodotti equi e solidali e il 47,7% offre ai suoi clienti prodotti del territorio o a chilometro zero.

 

Ma sono i dati riguardanti la svolta green dei distributori automatici nostrani a suscitare il maggiore interesse: più della metà (il 55,8%) delle imprese Confida ha già adottato interventi per la riqualificazione energetica, il 64% utilizza luci al LED e il 29,1% produce direttamente energia “in proprio”, grazie all’impiego di fonti rinnovabili tramite impianti di mini eolico e pannelli solari.

 

Un occhio di riguardo alla salute del pianeta passa anche attraverso l’utilizzo di mezzi di trasporto eco-sostenibili (a GPL, metano, elettrici o ibridi) per installare e rifornire i distributori automatici, scelti dal 29,1% degli associati Confida. Si presta attenzione, inoltre, all’eccessiva produzione di rifiuti, servendosi di contenitori sterilizzabili e riutilizzabili ripetutamente per il trasporto degli alimenti, come dichiara il 59,3% degli intervistati. Una delle grandi sfide del nostro presente, infatti, è proprio combattere lo spreco e la dispersione nell’ambiente dei rifiuti. Anche in questo senso, il settore vending non resta a guardare: il 47,7% dei gestori di distributori automatici utilizza confezioni e bicchieri compostabili, biodegradabili e/o a basso impatto di CO2; inoltre, quasi il 70% promuove attivamente la raccolta differenziata direttamente nelle sedi dei clienti.

 

Dati decisamente significativi, quindi, per un comparto che solo in Italia conta 800mila distributori automatici con 10,5 miliardi di prodotti erogati a circa 30 milioni di italiani, i cui sforzi per un futuro più eco-sostenibile sarebbe auspicabile fossero presi ad esempio anche da altre realtà imprenditoriali.